Dalle mie parti c'è tradizione di far portare ai maschietti e alle femminucce per la gita di pasquetta un dolce, realizzato con pochi e classici ingredienti, chiamati "la pupa" e "lu cavalle".
Naturalmente anche mia nonna, aiutata da mamma li preparava, e quanti ne preparava.... avendo 9 nipoti.
In cucina mi ricordo, che nella settimana santa c'era gran fermento, sacchetti di farina a gran quantità, uova raccolte giorni e giorni in anticipo per averne tante a disposizione, zuppiere e teglie allineate sui lunghi tavoli di marmo, in attesa di essere riempite e trasferite nel forno a mattoni, alimentato dalle" fascine" che solo le più esperte sapevano far arrivare a temperatura, il tutto accompagnato dal vocio delle donne e dagli occhi sbalorditi di noi bambini che attendevamo pazientemente!!!
E quante risate, quando mangiavamo aiutandoci con le dita, l'impasto rimasto intorno ai bordi delle zuppiere, era una gara a chi le faceva venire più pulite!!!
Purtroppo nonna non c'è più, i cugini sono cresciuti e sono diventati genitori, il forno a legna è caduto per la vecchiaia e la casa in campagna di nonna, è troppo piccola per ospitarci tutti.....
Ma fortunatamente mamma e le mie zie continuano a portare avanti questa tradizione le pupe e i cavalli li preparano ancora, in maniera un tantino più "moderna" ma ci sono...... e le portiamo in gita!!!
La pupa |
Senza farcitura |
Cara Nadia, che brava che sei stata, facendo queste pupe e cavalli, immagino che siano sicuramente buone.
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Buone anzi dopo qualche giorno ancora di più!!!
Eliminache dolcezza il tuo post ... speciale come te se ci fossi stata anch'io avrei fatto a gara con le dita... scommetto,,,, la più svelta
RispondiEliminabacioni
giusi
Io sono stata battuta sempre da mio cugino Carletto!!!
EliminaOra capo- cuoco in ospedale!!!
Ricordi condivisi assieme ai profumi di essenze millefiori,amaretto, glassa cotta al cacao che si sentivano per tutta la settimana santa perchè i dolci si mangiavano a Pasqua dopo l'apertura o rottura delle uova di cioccolata.
RispondiEliminaBuona giornata
Maria Gabriella
Buona giornata anche a te!!
EliminaQuanto mi piace questo post! I tuoi ricordi e le trazioni che riesci a mantenere sono un tesoro infinito, complimenti!
RispondiEliminaGrazie tante Elisa
EliminaBellissimi questi ricordi!
RispondiEliminaNon si devono perdere nel tempo. Lasciane traccia dovunque. Sono le nostre radici, la nostra storia.
Un abbraccio
Hai perfettamente ragione!!!
EliminaLe cose semplici e tradizionali che sono parte di noi e delle nostre radici, tutti dovremmo sforzarci di tramandarle ai nostri figli e nipoti . Grazie Nadia per questo dolcissimo post.
RispondiEliminaGio
Io ci sto provando da anni....
EliminaChe belli i ricordi dell'infanzia e le tradizioni, grazie al cielo c'è ancora qualcuno che le porta avanti!!! Brave!!
RispondiEliminaCi provo e sembra che ci stia riuscendo...
EliminaAdoro queste tradizioni. Fanno rivivere anni meravigliosi. Dove bastava poco per emozionarsi ed emozionare.
RispondiEliminaComplimenti!
Monica
Ho rispolverato il baule dei ricordi....
EliminaUn post dolce in tutti i sensi, complimenti e buon fine settimana
RispondiEliminaEmi
E dopo le feste tutti a dieta, basta con i dolci.... continuiamo solo con i ricordi.... dolci.
Eliminabuonissimi e bellissimi!
RispondiEliminabuon we simona:)
Grazie!!!
EliminaConservare e continuare le tradizioni è molto importante! Ciao e buon fine settimana
RispondiEliminaSono d'accordo con te!!
Eliminache brava!!! il tuo post mi piace molto ... è sempre emozionante ricordare l'infanzia e le tradizioni ... un bacione e buona settimana ...
RispondiEliminaBacioni anche a te!!!
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